sabato 25 dicembre 2010

Tutti i sapori della vita.

Ci sono luoghi che vivono solo per un certo periodo di tempo, sono spazi che una volta lasciati non ti permettono di tornare. Respirarne di nuovo l'aria rende il respiro più pesante, o forse lo è solo il timore di mettere un piede indietro nel tempo, sentirti diverso, come se attraversassi una realtà parallela sopita dentro di te: era tua una volta, ora non più. Puoi anche respirare l'aria di quando eri bambino, ma senti di non peterlo essere più, di non poter più vedere il mondo nello stesso modo. Perché il passato cammina sempre e solo all'indietro, non torna. Puoi scorgerlo all'orizzonte, puoi calpestare il suolo su cui è trascorso. Ma non ci si può far male con la malinconia. Bisogna andare avanti, perché c'è ancora tanto da fare. E io voglio uscire, fuggire, cambiare, cercare ciò che ancora non ho visto, sentito, toccato, vissuto, trovare chi non ho ancora conosciuto o incontrato. Voglio respirare domani quell'aria nuova che il giorno dopo sarà il passato. Che sia nuova ogni domani e vecchia subito dopo averla respirata. Perché è questo che ci rende ricchi. Anche se in effetti non conosceremo mai tutto. Ma possiamo vivere tanto.